Il Comune di Villa San Giovanni ha emesso un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi per un intervento edilizio abusivo realizzato sul fronte mare. L’opera contestata consiste in un muro di contenimento in cemento armato con scala laterale, costruito senza permesso in un’area soggetta a numerosi vincoli: urbanistici, sismici, paesaggistici, costieri e ambientali (NATURA 2000).
Il sopralluogo del 26 febbraio 2025, effettuato da tecnici del Comune congiuntamente alla Guardia di Finanza e alla Polizia Locale, ha confermato la realizzazione dell’opera in assenza di qualsiasi titolo abilitativo. Le dimensioni del manufatto (lunghezza complessiva di circa 24,60 metri) e le caratteristiche dell’intervento rientrano nella categoria delle nuove costruzioni soggette a permesso di costruire, ai sensi del D.P.R. 380/2001.
L’ordinanza — firmata dal Responsabile del Settore Patrimonio, Edilizia e Protezione Civile — impone al responsabile dell’abuso la demolizione dell’opera e il ripristino dello stato originario entro 90 giorni dalla notifica, a proprie cure e spese.
Tuttavia, nel provvedimento risultano omessi i riferimenti catastali, l’indirizzo preciso dell’immobile e le generalità complete del soggetto responsabile, rendendo poco chiara l’individuazione del caso specifico da parte dei cittadini o eventuali soggetti interessati. Un dettaglio non secondario, vista la rilevanza dell’intervento repressivo in un contesto paesaggisticamente sensibile.
L’ordinanza si fonda sull’articolo 31 del D.P.R. 380/2001, che prevede l’adozione obbligatoria del provvedimento di demolizione per le opere realizzate in assenza del prescritto titolo edilizio, senza necessità di comunicazione preventiva di avvio del procedimento, trattandosi di un atto vincolato.