Villa San Giovanni: chiude il Consultorio Familiare e il Servizio Veterinario. Il Codacons protesta

Il Codacons denuncia l’esproprio di risorse vitali per la salute e il benessere della comunità, chiedendo un intervento urgente dell’amministrazione comunale
Casa della comunità a Villa San Giovanni

La città di Villa San Giovanni è al centro di un acceso dibattito dopo la decisione di chiudere il Consultorio Familiare e il servizio veterinario, risorse fondamentali per i cittadini e gli animali del territorio. A sollevare la protesta è il Codacons Provinciale, che, attraverso le parole della presidente Avv. Antonia Condemi, esprime grave preoccupazione per un provvedimento che, secondo l’associazione, mette a rischio la salute della popolazione.

Quello che appare come un colpo di scena silenzioso ha suscitato indignazione tra i residenti, che vedono i servizi sanitari essenziali spostati e ridistribuiti in altre zone della provincia, senza alcun preavviso né una cerimonia di commiato. Il trasferimento degli uffici e dei laboratori dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che da tempo operavano nella struttura dell’ex carcere di via Belluccio, è stato definito un atto di espropriazione per Villa San Giovanni, priva ora di servizi sanitari vitali.

Il Codacons ricorda che il trasferimento dei servizi è il risultato di un accordo firmato oltre dieci anni fa, quando l’ex sindaco La Valle concesse gratuitamente la struttura all’ASP. Un accordo che, secondo la Condemi, è stato mal gestito, a scapito della comunità locale, che oggi si trova priva di punti di riferimento sanitari importanti.

L’associazione esprime inoltre delusione per l’inerzia dell’amministrazione comunale, in particolare dell’assessore Mariagrazia Melito, la cui sensibilità, secondo il Codacons, non ha portato a una difesa forte dei diritti dei cittadini. La chiusura dei servizi sanitari e veterinari, unita alla depotenziamento degli altri servizi disponibili, compromette gravemente la funzionalità di un sistema già fragile, mettendo in pericolo la qualità della vita nella zona.

Nel suo appello, il Codacons sollecita l’amministrazione comunale a prendere posizione e fermare questa “ingiustizia” prima che sia troppo tardi. La comunità di Villa San Giovanni, secondo l’associazione, non può permettersi di perdere ulteriori risorse cruciali per la salute e il benessere della collettività, e la continuazione dei servizi è vista come un diritto imprescindibile per tutti i cittadini.

La richiesta è chiara: un intervento urgente per garantire che i laboratori e i servizi sanitari rimangano operativi e accessibili a chi ne ha bisogno. Il Codacons conclude con un appello alla comunità, invitando i cittadini a unirsi per difendere i propri diritti e garantire che Villa San Giovanni non venga ulteriormente isolata dalle risorse vitali.

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