Messina – Durante la manifestazione di Carnevale, alcuni muri e monumenti della città sono stati imbrattati con scritte a vernice e si sono verificati momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine. A seguito degli scontri, il Coordinamento No ponte ha diffuso un comunicato ufficiale per prendere le distanze dall’accaduto, ribadendo il proprio impegno per un’opposizione civile e nonviolenta alla costruzione del Ponte sullo Stretto.
Il Coordinamento No ponte ha sottolineato di non aver organizzato né aderito all’iniziativa, condannando qualsiasi episodio che possa ledere la natura pacifica della protesta. “Non riconosciamo legittimità alle provocazioni da qualsiasi parte provengano. Una migliore ed equilibrata gestione della manifestazione sarebbe stata auspicabile e avrebbe evitato inutili cariche e scontri ravvicinati”, si legge nella nota ufficiale. Il movimento ribadisce il proprio dissenso rispetto alla realizzazione dell’opera, ritenendola dannosa sotto il profilo ambientale, economico e sociale, e conferma l’intenzione di proseguire la propria azione attraverso strumenti democratici e costituzionali.
A esprimere una posizione critica anche il gruppo “Giovani No Ponte”, che ha condannato l’eccessiva reazione delle forze dell’ordine, esprimendo solidarietà ai manifestanti colpiti dalle cariche. Tuttavia, il coordinamento giovanile ha evidenziato come alcuni metodi adottati durante il corteo non siano stati rispettosi delle diverse sensibilità interne al movimento.
“Crediamo fermamente in una lotta non violenta e inclusiva, che possa accogliere tutte e tutti, anche i più fragili. Per questo, pur esprimendo vicinanza a chi ha subito l’eccessiva reazione della Polizia, riteniamo che una diversa organizzazione della manifestazione avrebbe potuto evitare situazioni pericolose e comportamenti prevaricatori”, si legge nel comunicato diffuso dai giovani attivisti.
Il movimento No Ponte torna dunque a ribadire l’importanza di un’azione condivisa e organizzata per impedire la realizzazione dell’infrastruttura. “Non lasciamo che le discussioni di questi giorni ci distraggano dal vero obiettivo: fermare la costruzione del Ponte sullo Stretto”, concludono gli attivisti.