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Siamo Aperti… sui beni confiscati: a Villa San Giovanni una giornata per celebrare il riutilizzo

A 29 anni dalla Legge 109/96, iniziative aperte alla cittadinanza per promuovere il valore della legalità e del riscatto sociale

Beni confiscati Villa San Giovanni – Il prossimo 7 marzo si celebra il ventinovesimo anniversario della Legge 109/96, un provvedimento che ha segnato un punto di svolta nella lotta alla criminalità organizzata, permettendo il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Per l’occasione, il presidio Libera di Villa San Giovanni “G. Trecroci”, in collaborazione con le associazioni O.RA. Di. AGIRE., SMILE e Coop. ROSE BLU, promuove per il secondo anno consecutivo la giornata “SIAMO APERTI”. Un evento che vedrà l’apertura dei beni confiscati alla cittadinanza e agli studenti, per mostrare concretamente come questi luoghi siano stati trasformati in centri di aggregazione e solidarietà.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza della legalità e del riutilizzo dei beni sottratti ai clan, restituendoli alla collettività sotto forma di servizi e opportunità di riscatto sociale. Un percorso che, in quasi tre decenni, ha permesso la creazione di spazi dedicati a progetti di accoglienza, inclusione e supporto per le fasce più fragili della società.

Un cambiamento epocale

La Legge 109/96, fortemente voluta dalla società civile grazie a una raccolta di oltre un milione di firme promossa da Libera, ha rappresentato un passo decisivo nel contrasto all’economia criminale. Essa ha migliorato la precedente legge Rognoni-La Torre, che prevedeva la sola confisca dei beni ai mafiosi, introducendo la possibilità di destinarli a scopi sociali. Un’innovazione che ha contribuito a trasformare simboli del potere mafioso in punti di riferimento per la comunità.

L’evento del 7 marzo a Villa San Giovanni sarà l’occasione per toccare con mano questi esempi virtuosi: spazi che oggi ospitano attività di solidarietà medica, centri di raccolta e distribuzione alimentare e progetti futuri come un centro “dopo di noi” per persone con disabilità. Un modo per dimostrare che la lotta alle mafie non è solo repressione, ma anche costruzione di alternative concrete e sostenibili per il territorio.

Il valore della partecipazione

L’iniziativa “SIAMO APERTI” rappresenta un’opportunità per studenti, cittadini e istituzioni di conoscere da vicino l’impatto positivo della legge e delle associazioni che operano quotidianamente per dare nuova vita ai beni confiscati. Un’occasione per riflettere sull’importanza del senso civico e sulla responsabilità di ciascuno nel costruire una società più giusta e solidale.

Attraverso visite guidate e momenti di approfondimento, i partecipanti potranno vedere da vicino come l’impegno congiunto di volontari, cooperative e istituzioni possa trasformare un bene sottratto alla mafia in uno spazio di speranza e rinascita. Un chiaro messaggio che il riscatto sociale è possibile e che la legalità può tradursi in opportunità concrete per tutti.