Il Movimento 5 Stelle ha presentato una nuova interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sollevando perplessità sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. I deputati Agostino Santillo, Ilaria Fontana, Giuseppe L’Abbate e Sergio Costa hanno espresso preoccupazioni riguardo all’impatto economico, ambientale e procedurale dell’opera, evidenziando criticità sulla composizione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), sull’assenza del parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e sulla trasparenza delle clausole contrattuali.
Dubbi sulle competenze del CIPESS
Uno dei principali punti critici evidenziati dal M5S riguarda la capacità tecnica del CIPESS di valutare un’infrastruttura così complessa. Secondo l’analisi dei curricula dei membri e dei consulenti del Comitato, tra oltre cento profili risulterebbero presenti solo un ingegnere civile in attività e due architetti, senza una comprovata esperienza specifica nella realizzazione di ponti sospesi di grande luce. Questa carenza di competenze tecniche potrebbe compromettere una valutazione oggettiva e approfondita del progetto definitivo.
Trasparenza e conflitti di interesse
Un’altra questione sollevata riguarda la trasparenza del processo decisionale. Il Movimento 5 Stelle denuncia la presenza di consulenti all’interno del CIPESS con legami economici con la società promotrice dell’opera, la “Stretto di Messina S.p.A.”, mettendo in discussione l’imparzialità del Comitato. Secondo gli interroganti, ciò potrebbe influenzare le valutazioni tecniche e finanziarie, compromettendo l’interesse pubblico.
Penale da 1,45 miliardi in caso di stop ai lavori
Un altro aspetto critico riguarda l’impegno finanziario che il progetto comporta per lo Stato italiano. Nel contratto di appalto sarebbe prevista una penale di circa 1,45 miliardi di euro – pari al 10% del valore dell’opera – nel caso in cui il progetto non venga portato a termine. Il M5S denuncia la mancata trasparenza su questa clausola, che potrebbe gravare pesantemente sul bilancio pubblico, e chiede chiarimenti al Ministro.
L’assenza del Consiglio superiore dei Lavori pubblici
Infine, il Movimento 5 Stelle contesta l’esclusione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici dal processo di valutazione del progetto. Questo organo è il massimo ente tecnico consultivo dello Stato, con competenze specifiche sulle grandi opere infrastrutturali. La sua mancata partecipazione viene considerata una grave lacuna procedurale, che rischia di compromettere l’affidabilità delle decisioni prese.
Le richieste del M5S
Nell’interrogazione, i parlamentari chiedono al Ministro se intenda adottare provvedimenti, anche di tipo normativo, per garantire il coinvolgimento del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. L’obiettivo è assicurare che il progetto venga valutato sulla base di criteri tecnico-scientifici verificabili, evitando decisioni influenzate da interessi economici o politici.
La questione del Ponte sullo Stretto continua dunque ad essere oggetto di acceso dibattito, con il Movimento 5 Stelle che insiste sulla necessità di massima trasparenza, competenza e tutela dell’interesse pubblico prima di procedere con un’opera di tale impatto.