Auto bruciata al parroco di Santo Stefano d’Aspromonte, indagano i Carabinieri di Villa San Giovanni: Sospettati due giovani

Individuati i sospettati dell'incendio che ha distrutto l'auto di don Vincenzo Attisano a Santo Stefano d'Aspromonte: un 22enne e un minorenne sotto indagine
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I Carabinieri della stazione di Santo Stefano d’Aspromonte sembrano essere vicini alla risoluzione del caso che ha scosso la comunità locale. Dopo l’incendio doloso che, la notte tra il 2 e il 3 marzo, ha distrutto la Jeep Avenger del parroco don Vincenzo Attisano, gli investigatori sono riusciti a individuare i primi sospettati grazie alle indagini sul campo e alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

L’incendio è avvenuto a pochi passi dalla chiesa e dalla canonica, in una traversa della strada principale, in una zona non coperta da telecamere. Tuttavia, grazie alle telecamere poste nelle vicinanze, è stato possibile risalire a due giovani che sono stati ripresi mentre si trovavano nella zona nei minuti precedenti l’incendio. Le immagini hanno mostrato i due ragazzi passare vicino all’auto di don Attisano, che era parcheggiata proprio in quel tratto.

Uno dei sospettati, un ragazzo di 22 anni, è stato già interrogato dai carabinieri della stazione locale e dalla compagnia di Villa San Giovanni. Il giovane, incensurato, ha negato qualsiasi coinvolgimento nel rogo, sostenendo di aver trascorso la serata al bar, giocando a carte con alcuni amici, prima di rientrare a casa a piedi. Al momento, gli investigatori stanno verificando l’alibi fornito dal giovane, ma non si escludono sviluppi nelle prossime ore. Il ragazzo è stato iscritto nel registro degli indagati.

Parallelamente, sembra essere stato identificato anche il secondo sospettato, un minorenne. Le autorità competenti sono state informate e sono in corso gli accertamenti sul suo coinvolgimento. Tuttavia, a causa della giovane età del secondo sospettato, sono stati avviati anche gli accertamenti relativi alla sua posizione legale.

Per quanto riguarda il movente dell’incendio, gli inquirenti non escludono alcuna pista. Al momento, però, sembra essere escluso il coinvolgimento della criminalità organizzata. Gli investigatori stanno concentrando le loro attenzioni su possibili conflitti personali legati a persone che gravitano attorno alla chiesa di Santo Stefano d’Aspromonte. Un filone delle indagini sembra puntare su alcune dinamiche riguardanti la squadra di calcio under 19, fondata dallo stesso don Vincenzo Attisano, che gioca nel campo situato vicino alla parrocchia.

Sebbene le indagini siano ancora in corso, la comunità di Santo Stefano d’Aspromonte sta seguendo con attenzione gli sviluppi, sperando che il mistero venga risolto presto.(Notizia rilevata da ANSA).

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