ASP Reggio: Richieste di condanne pesantissime per il presunto sistema corruttivo

La Dda di Reggio Calabria ha chiesto pene severe per 15 imputati. Esclusa l’aggravante mafiosa, prescritti tre ex dirigenti
ASP REGGIO CALABRIA - RC

Reggio Calabria – Si avvicina la resa dei conti per gli imputati dell’inchiesta Inter Nos , il filone giudiziario che ha portato alla luce un presunto sistema di corruzione all’interno dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Reggio Calabria. La Direzione distrettuale antimafia (Dda), attraverso i pubblici ministeri Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua, ha formulato richieste di condanna durissime per 15 persone coinvolte, chiedendo una sola assoluzione e riconoscendo la prescrizione per tre ex dirigenti.

Dopo un lungo iter investigativo condotto dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria in collaborazione con lo Scico e il Gico di Roma, l’accusa ha delineato un sistema in cui la gestione degli appalti pubblici sarebbe stata piegata a logiche corruttive, favorendo un ristretto cartello di imprenditori. Un meccanismo che, secondo gli inquirenti, avrebbe garantito il monopolio pluriennale delle pulizie negli uffici amministrativi dell’Asp di Reggio a soggetti vicini alla criminalità organizzata.

Tra le figure di spicco coinvolte, spicca l’ex consigliere regionale della Calabria, Nicola Paris , per il quale la Procura ha chiesto 6 anni di reclusione con l’accusa di corruzione. Paris avrebbe svolto il ruolo di intermediario tra funzionari dell’Asp e imprenditori, agevolando l’assegnazione illecita degli appalti.

Le richieste di condanna. I nomi

Le pene richieste dalla Procura dipingono un quadro giudiziario estremamente pesante:

  • Antonino Chilà – 20 anni e mezzo
  • Domenico Chilà – 19 anni
  • Giovanni Lauro – 17 anni e mezzo
  • Francesco Macheda – 14 anni
  • Angelo Zaccuri – 14 anni
  • Bruno Martorano – 13 anni
  • Gianluca Valente – 13 anni
  • Sergio Piccolo – 13 anni
  • Nicola Calabrò – 13 anni
  • Lorenzo Delfino – 13 anni
  • Antonio Costantino – 12 anni
  • Filomena Ambrogio – 10 anni e 10 mesi

Esclusa l’aggravante mafiosa e prescrizione per tre dirigenti

Uno degli aspetti più rilevanti dell’udienza è stata l’esclusione dell’aggravante mafiosa per alcuni reati contestati. Una decisione che ha portato alla dichiarazione di prescrizione per Rosanna Squillacioti, ex direttore generale dell’Asp di Reggio, Francesco Sarica, ex commissario dell’ente, e Angela Minniti, dirigente dell’ufficio Programmazione e Bilancio.
L’unico imputato per il quale la Procura ha chiesto l’assoluzione piena è Salvatore Idà.

Il processo entra nella fase decisiva

Con la richiesta di condanne formulate dalla Dda, la parola passa ora alla difesa, che nei prossimi giorni presenterà le proprie argomentazioni. La sentenza sarà un banco di prova cruciale per fare chiarezza su una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e messo sotto accusa la gestione della sanità pubblica nella provincia di Reggio Calabria.

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